sabato 4 febbraio 2012

Nuovi inizi (di nuovo)

Dimentichiamoci di ciò che ha già smesso di brillare da tempo (certe citazioni shakespeariane non andrebbero rilette alle due di notte. Neppure dopo un anno e mezzo. Soprattutto dopo una settimana così, in cui grazie a Splinder ho avuto modo di ricordare distintamente cos'è che luccicava tanto, com'è che ha lasciato un vuoto simile). Dimentichiamo il malumore fin troppo radicato degli ultimi tempi (degli ultimi mesi, degli ultimi anni, di quel che è), delle reazioni eccessive o della totale sconcertante assenza di reazioni, delle scelte drammaticamente sbagliate e terribilmente definitive (se la mia vita fosse un romanzo dovrebbe avere un titolo simile a questo), della solitudine alienante. Poniamole da parte quel tanto che basta per apparire una persona normale ed emotivamente stabile, almeno. Ché io lo voglio, un blog di quelli in cui si parla di tutto in maniera fondamentalmente leggera, dove non devo vergognarmi dei miei pensieri patetici e delle mie riflessioni vittimistiche.
Allora proviamoci, su.

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